EQUITÀ DI GENERE NELLA MODA: SFIDE E (POCHI) PROGRESSI

La moda affronta sfide di genere: analisi dati, disuguaglianze e prospettive per una maggiore equità

Nel panorama della moda italiana, emerge un gap evidente circa la presenza femminile nelle posizioni di leadership, dal momento che il settore risulta ancora prevalentemente dominato dagli uomini nei ruoli apicali. 

Mentre i dati di PwC Italia indicano un aumento della quota rosa nelle stanze decisionali, la questione della rappresentanza femminile nel mondo della moda è un tema centrale, riflettendo l’importanza economica del settore. L’Italia si posiziona al di sotto della media internazionale, con solo un terzo dei membri nei consigli d’amministrazione delle imprese di moda, mentre la Francia e gli Stati Uniti mantengono una presenza femminile più significativa. 

Nonostante i progressi registrati, vi è ancora una netta disparità di genere, soprattutto nei ruoli di vertice, evidenziando la necessità di ulteriori azioni per promuovere l’equità di genere nel settore. La piramide gerarchica della moda riflette una presenza femminile concentrata nei livelli inferiori, con una significativa sottorappresentazione al vertice. 

Questa situazione si riflette anche nei principali brand di moda, dove le donne hanno ancora poche opportunità di ricoprire ruoli di potere e di leadership creativa. Sebbene vi siano esempi di donne manager di spicco, come Francesca Bellettini in Kering, la strada verso la parità di genere nel settore rimane irta di sfide. La contraddizione fondamentale risiede nel fatto che, sebbene le donne siano le principali consumatrici e influenzatrici della moda, la loro presenza nelle posizioni decisionali rimane notevolmente limitata, evidenziando la complessa dinamica tra potere e rappresentazione nel mondo della moda.

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